giovedì 19 marzo 2015

Una storia di comune imbecillità, papponeria e parassitismo di regime

La storia è sempre quella.
I nostalgici della forca e della ghigliottina, della "repubblica" napoletana, vogliono continuare a fare il tiro al piccione!
Non hanno capito che ormai il tappo della falsa unità nazionale è saltato.
Datosi che, secondo loro, sono dalla parte della "ragione", ogni contatto con questi pseudo-repubblicani della prima ora, risulta vano.
Ecco la sequenza delle mail inviate a cui, questi imbecilli, non si sono nemmeno degnati di rispondere.

1ª mail inviata il 15-11-2013 ore 09:35
Pensavo che l'articolo sul Sergente Romano: "Una storia di delinquenza comune" fosse stato scritto dalla "direttrice" del giornale.

Questa è la copia del messaggio che hai inviato a Nome da Nuovo Monitore Napoletano

Questa è una email di contatto dal sito http://www.nuovomonitorenapoletano.it/ inviata da:
Orfino Gabriele <gabrieleorfino@tiscalinet.it>

Non sono un nostalgico borbonico, però difendo chi ha difeso la propria Libertà.
I suoi "repubblicani" glieli raccomando.
Dei veri ladroni.
Ma che bella "repubblica" dei dittatori di turno!
Se Lei è convinta che il Sud Italia è stato liberato dai ladroni del Nord, si guardi intorno e veda lo squallore di cui è circondata Napoli.
Ci hanno liberato, ma di tutto quello di cui si potevano appropriare.

Gabriele Orfino


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2ª mail inviata il 28-11-2013 ore 11:07
Avendo letto in seguito, che l'articolo era stato scritto da un certo Marco Vigna, gli invio quest'altra mail.

Questa è la copia del messaggio che hai inviato a Nome da Nuovo Monitore Napoletano

Questa è una email di contatto dal sito http://www.nuovomonitorenapoletano.it/ inviata da:
Gabriele Orfino <gabrieleorfino@tiscalinet.it>

Egregio Marco Vigna,
Lei è forse uno dei tanti nostalgici della forca e della ghigliottina?
Lei ha solo letto ciò che ha scritto uno pseudo-storico come Antonio Lucarelli.
Per farle capire che razza di storico era, basta dirle che il nome della madre del sergente Romano (non sergente per modo di dire, ma era sergente borbonico, ed era presente alla difesa di Gaeta) era Anna Concetta Lorusso e non Angela Concetta Lorusso.
Comunque, senza portarla per le lunghe, mi spieghi che fine fecero più di 5.000 giojesi dal 1861 al 1865. Si vada a vedere le statistiche del Regno d'Italia del 1861 e del 1871, dove ne mancavano ancora più di 4.000.
La informo che le foibe, sono state la conseguenza di ciò che fece l'esercito italiano nella provincia di Lubiana.
L'isola di Arbe che cosa le ricorda?
È stata utilizzata per deportare migliaia di slavi.
Conosce i nomi di oltre 1200 criminali di guerra italiani? O conosce solo quelli tedeschi?
Se non sa tutto questo, è meglio che il suo tempo di "volontariato" lo sprechi per altro.

Gabriele Orfino


Di seguito sono inserite le immagini dei Documenti e le trascrizioni.
Si tratta del Congedo da Gaeta di Francesco Pezzolla di Alberobello, che non si presentò mai al Sindaco di Bari, comune di residenza, e si nascose nei boschi tra Alberobello e Martina Franca.
A Nocera de' Pagani era stato allestito un centro di raccolta dei soldati borbonici congedati da Gaeta.
Del Sergente ROMANO, vi è solo il documento di partenza da Nocera de' Pagani, mentre il foglio di congedo fu trattenuto dal Sindaco di Gioja, Filippo Taranto.
Le immagini dei documenti e le trascrizioni fanno parte del mio libro pubblicato nel febbraio 2011: "Sergente ROMANO da Gioja in Terra di Bari".
Sono le copie di alcuni documenti trovati sul corpo del sergente dopo la sua uccisione.
L'Editore SUMA è stato diffidato dal distribuire questo libro a qualsiasi titolo; potrete richiedere questo libro solamente a me.
Gabriele Orfino Tancorre



TRASCRIZIONE DEL DOCUMENTO
ba giusta_ Marche apparenti cicatrice al labro sotto
a parte sinistra_ Reg.to al N° 37_ L’Uffiziale incari-
cato_ Michele de Troja_ Il Direttore Generale de’
Ponti e strade, acqua, foreste e cacce_ Il Seg.o G.le [firma illeggibile]


__________________________

Brigata de’ cacciatori_ 3° Battaglione_ 7ª Compa-
gnia. Si rilascia congedo al nominato Francesco
Pezzolla Cacciatore figlio di Giuseppe e di Angela
D’Oria del Comune di Alberobello_ Provincia di
Bari_ Al N° di matricola 3338_ Giusta le superio-
ri disposizioni_ Gaeta li 24 Dicembre 1860_ Il
Comandante il Corpo_ Gregorio Delconte_ Il Magg.e
Visto_ Il Generale Comandante la brigata “ “
Certifico io qui sottoscritto Comandante la 7ª Com-
pagnia, che il dietroscritto individuo è stato aggiu-
stato a tutta l’epoca della data, di pane, e prest, e di
avere inoltre ricevuto tre razioni di pane ed otto
giorni di prest in carlini otto_ Gaeta 24 Dicembre
1860_ Il Comandante la Compagnia_ Gaetani


__________________________

Real Piazza di Nocera_ Battaglione D’Afflitto_ 1° Se-
guito_
Si permette al nominato Pasquale Romano 1° Sergente
appartenente al suddetto Battaglione D’Afflitto
di recarsi in Gioja Provincia di Bari per tempo
illimitato, dovendosi attenere alle prescrizioni con-
tenute nel Real Decreto de 20 Novembre 1860_ Lo
stesso ha ricevuto la somma competente al suo grado
in docati dieci_ Nocera il 1° Gennaio 1861_ Il Comandan-
te del seguito_ Paolo Spada 1° Sergente_ Il Coman-



TRASCRIZIONE DEL DOCUMENTO
dante del Battaglione_ ?L. D’Afflitto il Capitano_ Visto
il Luogotenente Colonnello Comandante_ Pallavicini_ Vi-
sto il Comandante la Piazza_ M. ?Restin_ Visto arrivare
in Gioja li 9 Gennaio 1861_ Il Sindaco_ F. Taranto_


__________________________

Real Piazza di Nocera_ Battaglione D’Afflitto_ 1ª Com-
pagnia_ Si permette al nominato Francesco Pezzol-
la soldato appartenente al suddetto Battaglione Daf-
flitto di recarsi in propria casa, Bari, Provincia di
Bari, dovendosi attenere alle prescrizioni contenute
nel Decreto del 20 Dicembre 1860_ Essendo lo stesso ap-
partenente alla leva del 1856_ Lo stesso ha ricevuto
grana novanta per le spese di viaggio_ Nocera li 13
Gennaio 1861_ Il Comandante la Compagnia_ Va-
lentini Maggiore Cap.o_ Il Tenente Colonnello Co-
mandante il Battaglione D’Afflitto_ R.F._ Visto_ Il
Tenente Colonnello Comandante il deposito S. Francesco_
Visto_ Il Colonnello, ?M.co, Comandante la Piazza_
Zun?..._ Per copia conforme_ Il Commesso_ Vin-
cenzo Viglione_ Visto_ Il Giud.e Istrutt.e_ Inghin-
goli_ Vitale


__________________________
Le mie disgrazie

Dopo un anno in circa di boscosa solitudine, un dí si
presentano meco tredeci masnati individui medio-
cremente armati, accennandomi essere difensori di
Francesco II° e della Santa Chiesa Cattolica Romana.
Io desideroso far compagnia in tale oggetto, on-
de difendere i sopra citati diritti esattamente
ai quali ero ben disposto da molto tempo, come


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3ª mail inviata il 11-12-2013 ore 10:51
Non avendo ricevuto alcuna risposta, gli invio quest'ultima mail.

Questa è la copia del messaggio che hai inviato a Nome da Nuovo Monitore Napoletano

Questa è una email di contatto dal sito http://www.nuovomonitorenapoletano.it/ inviata da:
Gabriele Orfino <gabrieleorfino@tiscalinet.it>

per Marco Vigna e alla "degnissima" redazione del: "Nuovo Monitore Napoletano".
Non so in quale Nazione vivete!
Questa Italia, in teoria è una Repubblica, ma ...
Dov'è la Libertà?
Dov'è la Fratellanza?
Dov'è l'Uguaglianza?

Se siete del Sud Italia, siete il peggio che poteva meritarsi questa nostra antica Patria.
La vigliaccheria di chi non risponde a due mail, ne è la prova!

Datevi all'ippica.

Gabriele Orfino


Per dimostrare a coloro che continuano a chiamare briganti gli ex-soldati borbonici che combattevano per liberare la propria Patria dagli invasori piemontesi, inserisco una pagina della lista scritta dal Sergente ROMANO, di ex-soldati, reclute (ossia i giovani che non vollero far parte del "nuovo esercito italiano") e volontari che costituirono la colonna guidata dal sergente.



Di seguito c'è la trascrizione dei Nomi contenuti in questa pagina:


Sul libro vi sono i Nomi corretti di tutti gli 80 uomini contenuti nella lista. Sono solo una parte dei componenti che facevano parte della colonna guidata dal Sergente.

Spero che quelli che continuano a definirli delinquenti, abbiano un minimo di pentimento, e riconoscano che questi erano combattenti legittimisti a favore del loro Re Francesco II.

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